lunedì 29 ottobre 2007

CONVEGNO. “La salute negata” dagli errori della gente e dai silenzi del Potere.

Meno male che questo non è un giornale tabloid inglese che deve fare titoli a effetto, perché altrimenti avremmo intitolato: "Vegetariani al macello". Ma sì, perché la Némesi, dea severa e implacabile che impersona la vendetta della Storia, ha voluto che là dove in antico risuonavano i belati e i muggiti agghiaccianti degli animali macellati per dare cibo agli uomini, cioè l’ex mattatoio comunale di Bari, ora Cittadella della Cultura, gli uomini di buona volontà abbiano riabilitato e vendicato quelle vittime incolpevoli.
Che è successo a Bari? Esperti, studiosi e divulgatori dell’alimentazione sana e naturale ("naturale" per l’Uomo) si sono riuniti per mettere in luce tutte le sciocchezze, gli errori, i silenzi, le leggende antiscientifiche con cui il Potere della salute - che difende solo il Potere, non la salute - nasconde alla gente e perfino a molti medici le acquisizioni della scienza. E, tra le tante curiosità, gli animali ne sono usciti parzialmente vendicati, perché gli alimenti animali sono risultati tranne eccezioni i meno importanti e salutari.
Ma la scienza in sé non ha colpe, sia chiaro. Come gli uomini di potere dell’industria del farmaco e della ricerca collegata, così gli uomini di potere della Nutrizione, in televisione, sui giornali, su internet e nei congressi mistificano la scienza dell’alimentazione per fisime personali, interessi di parte, economici o di carriera personale, nascondendo o deformando la verità. "Il miele? Non serve a niente: è come lo zucchero". "Ma quali manie di salutismo, mangiamo come si mangia normalmente" [cioè secondo supermercati e ristoranti, NdR]. "I cereali integrali? Roba da americani". "La carne? E’ essenziale, soprattutto per i bambini" [non è vero: grazie a quali misteriose ed esclusive sostanze? NdR]. Ecco alcuni esempi di sciocchezze qualunquistiche e diseducative dette in tv o scritte su giornali o web negli ultimi tempi da "esperti" di Stato o privati, sempre i soliti.
E, invece, come bisogna mangiare oggi, alla luce delle tradizioni e delle più serie scoperte scientifiche? Sul tema si è tenuto a Bari, il 25 e 27 ottobre il convegno "La salute negata", sottotitolo: "Sul cibo: miti, verità, bugie, silenzi", che ha visto le relazioni dell’epidemiologo e oncologo Franco Berrino dell’Istituto Nazionale dei Tumori, di Milano, della presidente della Società scientifica di nutrizione vegetariana, il medico Luciana Baroni, io stesso - e mi scuso del conflitto d’interesse - come teorico, autore di manuali sull’alimentazione e terapie naturali, e fondatore del prima associazione italiana che diffuse l’alimentazione naturale (Lega Naturista, 1975), il ricercatore dell’Inran Mauro Serafini, sperimentatore di antiossidanti, il ricercatore agronomo del Cnr, Pietro Perrino, l’esperta del metodo dietetico Kousmine, Marina Grassani, e altri.
Le linee e indicazioni emerse? Numerose, ma possono essere efficacemente riassunte. Intanto, al contrario di quanto riteneva l’organizzatore, si è confermato il dato psicologico che al largo pubblico non basta rivelare particolari e stranezze "che nessuno dice", ma bisogna dare, anzi ripetere anche le normali informazioni di base. Perché il pubblico italiano, perfino quando è composto di laureati, è disinformato, e perciò vuole anche ascoltare e riascoltare tutto: in questo caso i principi fondamentali della nutrizione, le regole della alimentazione sana, la terapia con gli alimenti e i cibi più attivi, la cucina naturale ecc. Insomma, tutto. Lo si capiva dalle domande del pubblico.
Questo, da autore di manuali, l’ho capito subito. E quindi ho cercato di dare anche, di corsa, informazioni laterali, per le quali però non c'era mai tempo. Ma è così. Non esiste "specializzazione" nell’alimentazione naturale: le leggende e gli errori sono così numerosi nel pubblico, tra erboristi, naturopati ed "esperti" che non bisogna dare per scontato nulla, e si deve sempre ripetere tutto, a cominciare dall’abc.
Tutti i relatori, pur con piccole differenze, si sono trovati d’accordo nell’indicare al pubblico presente e idealmente agli "esperti" italiani, spesso - come insegnano tv, web e giornali - più ignoranti del pubblico, le "linee guida" che proviamo a sintetizzare così:
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1. I cereali integrali (pasta, pane, grano, orzo, avena, saraceno, mais, miglio) al posto di quelli raffinati. In tutte le loro forme: chicchi interi, fiocchi, germogli, semole, farine e prodotti derivati, minestroni, polente e pizze comprese.
2. Legumi interi (cioè con la buccia) il più spesso possibile (e non solo 2-3 volte a settimana come indicato dai nutrizionisti di Stato). Sono un ideale "secondo piatto" al posto della carne.
3. Gli alimenti vegetali (cereali integrali, legumi, verdure, frutta, semi oleosi) prevengono e riducono il rischio di molte malattie e sintomi: eccesso di colesterolo, diabete, sovrappeso, stitichezza, malattie infiammatorie, tumori ecc.
4. Le 6 porzioni quotidiane tra verdure e frutta, come una più alta quota di fibre dovuta ad adeguate porzioni di cereali e legumi, tutte norme stabilite dai Consensus mondiali di cardiologia, diabetologia e oncologia, vanno confermate, divulgate ed applicate.

5. I principi attivi presenti nei cibi, però, non sono pillole farmaceutiche che è possibile assumere al posto degli alimenti naturali. Gli integratori e le vitamine isolate, infatti, si sono dimostrati inefficaci, quando non addirittura rischiosi.
6. La carne non è essenziale né per i bambini né per gli adulti. Non contiene nulla che non sia presente anche in altri alimenti (p.es., per quanto riguarda la vit.B12: pesce azzurro, uova, latticini; per il ferro, legumi e verdure, per le proteine di qualità: uova, latticini, cereali e legumi insieme in rapporto di 2 a 1).
7. La "dieta mediterranea", infine, non deve essere uno slogan commerciale per vendere banale cibo raffinato, devitalizzato e pieno di additivi e conservanti (come pasta bianca e pane bianco), ma è l’occasione per recuperare il meglio della tradizione naturale antica oggi avvalorata dalla scienza.

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Tra le relazioni, ha colpito l’incremento di attività antiossidante in vitro e in vivo innescato anche da alimenti poco dotati in assoluto di polifenoli. Il che ha posto all’attenzione del pubblico e degli esperti la poco conosciuta distinzione tra polifenoli più o meno assimilabili e attivi. E’ poco noto che può esistere nella pratica sperimentale clinica, e quindi anche nell’alimentazione pratica, un eccesso di antiossidanti polifenolici. In pratica, l’organismo per le sue correnti necessità antiossidanti attingerebbe al pool di polifenoli circolanti per quel tanto che gli è sufficiente a neutralizzare i prodotti dello stress ossidativo (i cosiddetti "free radicals"). Il che ha autorizzato il relatore a mettere in guardia da eccessi di tipo farmacologico dovuti al consumismo di moda (p.es. integratori), dato che simili rischi non sono provocati dagli alimenti (Serafini).
Sugli studi epidemiologico-clinici Epic e Diana, finalizzati al rapporto tra tumori femminili e alimenti, è stata confermata l’utilità di riduzione del rischio sulle donne in pre e post-menopausa di una dieta naturale razionale a base di cereali integrali, legumi, verdure, semi oleosi e frutta. Benemerito l’aspetto educativo e divulgativo (veri e propri corsi di cucina per le signore, in fase post-operatoria) svolto dall’equipe milanese dell’Istituto dei tumori, che ha addolcito il ruolo sociale degli oncologi facendoli assomigliare curiosamente a guru orientali (Berrino).
Lo stato dell’arte delle recenti acquisizioni della letteratura scientifica sull’alimentazione vegetariana è stato illustrato da efficaci tabelle e sinopsi video che hanno confermato e ulteriormente avvalorato l’accettazione da parte dei nutrizionisti internazionali di un regime alimentare vegetariano ben organizzato, che anzi apporta notevoli riduzioni del rischio malattie da civilizzazione (Baroni).
L'ignoranza della scienza, gli errori, i trucchi e i silenzi condizionano l'alimentazione. Le migliaia di principi attivi benefici presenti nei cibi vegetali hanno quasi sempre anche effetti avversi, sia pure minori, che disorientano gli esperti prima del pubblico. Sbagliano i consumatori che si bevono pubblicità e leggende, e non fanno valere il loro potere, ma anche commercianti inesperti e produttori che vantano proprietà inesistenti. Ma sbagliano anche medici, dietologi e nutrizionisti asserviti all'industria o che propagandano le proprie fisime come verità della scienza, vedi i casi dei cereali integrali boicottati e dei salutari legumi sottoposti a restrizioni (Valerio).
L’evoluzione della dieta protettiva ideata dalla dott.ssa Kousmine fino ad una quasi totale coincidenza con la normale alimentazione naturale e integrale è stato poi il rassicurante dato emerso dal confronto dietetico e gastronomico dei menù (Grassani).
Sulla controversa questione della ricerca agronomica Ogm, infine, è apparso evidente, fermo restando il fondamentale principio della libertà scientifica, il dato della inutilità di piante modificate in modo così radicale ed inusitato soprattutto in un Paese (l’Italia) e in un continente (l’Europa) che godono da sempre di abbondanza di cibo vegetale a basso prezzo, di grandi tradizioni agricole e di una grande varietà biologica che è al tempo stesso radicata nella cultura dei luoghi. E’ inquietante, perciò, che non si abbiano ancora risposte precise sulla vera utilità delle piante alimentari Ogm. Il rischio è che si risolvano in una limitazione della libertà di coltivare e di scegliere sementi (visti gli inevitabili monopoli delle varietà) e che addirittura inneschino un’ulteriore corsa ai pesticidi. Questo prima ancora di affrontare il discorso degli eventuali rischi biologici (Perrino).
Il pubblico era numeroso e motivato: signore curiose, ragazze, studenti, erboristi, cultori di alimentazione, vari laureati in biologia. Molti i lettori dei miei libri Mondadori, dispiaciuti di non trovarli più, per l’assurda chiusura della Mondadori. Chiusura su cui - visto che i manuali erano più d’uno - esistono inquietanti sospetti. E se, per esempio, fosse stata suggerita alla casa editrice da qualche nutrizionista invidioso? Che magari voleva pubblicare, lui stesso, un libro, o stroncare un concorrente libero, scientifico e non controllabile? Ma come si può ipotizzare che un editore abbia prestato orecchio a qualcuno, sia pure sotto le vesti di "esperto", che lo convinceva a cancellare libri tuttora molto richiesti?
Ha condotto le domande (spesso sorprendendo a tradimento gli esperti seduti nel "salotto", un po’ troppo alla Costanzo Show) l’appassionato e colorito Pino Africano, a cui si devono anche l’ideazione e la difficile organizzazione del convegno. La domanda che però, alla fine, sorge spontanea è: "Ma servono davvero questi convegni in cui, come in tv, non si ha mai il tempo di approfondire nulla, e mentre stai dicendo la cosa più importante, che inevitabilmente viene verso la fine, ti tolgono la parola?" Secondo me, no.
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IMMAGINE. Nella foto selfie dopo il Congresso, ecco tre insospettabili relatori (Mauro Serafini, Nico Valerio e Luciana Baroni) nelle parti, rispettivamente, del "rockettaro", del "tenebroso" e della "svampita".

AGGIORNATO IL 20 DICEMBRE 2014

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8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sì, hanno fatto bene a mettere in guardia dagli integratori. Non se ne può più. La mia erborista vorrebbe vendermi almeno 30 sostanze diverse. Mi sembra di entrare in farmacia, e senza ricetta medica...

30 ottobre 2007 alle ore 19:41  
Anonymous Anonimo said...

E'chiaro che anche dietologi ed esperti hanno responsabilità. Sembra quasi che siano contrari al mangiar sano. Come mai?
Come mai li influenza solo l'industria del cibo industriale e non quella del cibo sano?

31 ottobre 2007 alle ore 00:29  
Anonymous Anonimo said...

La "guerra" contro gli integratori, medicinali inutili (che lo siano più o meno tutti poi si sa), e le erboristerie che propinato tutto tranne le erbe la combatto da anni....appunto...non capisco perchè per recuperare a LODI (paese che si vanta dell'Erbolario, tre erboristerie per via ecc..) del te verde vero,i fiori secchi per gli infusi...devo far ordini da almeno 150€..tipica risposta: può sempre provare queste compresse che hanno gli stessi principi attivi..ma concentrati (wow...)!! se certo..impastati con cosa però? e non ce n'è una che non faccia propaganda di certi miracolosi impasti chimici pro pelle-liscia e contro cellulite...perdonate lo sfogo...è che sono appena andata in centro per il biancospino.... >_<

31 ottobre 2007 alle ore 10:52  
Blogger Nico Valerio said...

Caro Simplicio, in quanto a gruppo di pressione, la grande industria alimentare convenzionale (ormai sono colossi internazionali anche quelli che producono gli spaghetti delle famose marche "italiane") è molto più forte e ricca della piccola industria o dell'artigianato locale che importano o producono cereali integrali di nicchia. Ad eccezione delle scatole di fiocchi e cereali da prima colazione, s'intende.
Le grandi ditte possono permettersi veri e propri consulenti che convincano i consumatori a non cambiare abitudini.
A Momo, che se ho capito bene è erborista o comunque ha un esercizio commerciale, complimenti per lo spirito critico. Ha ragione: è proprio col "pacchetto" di ordinazioni che entrano in negozio le stranezze o le cose inutili. L'unica è cambiare fornitore, specialmente ora che internet offre soluzioni d'ogni tipo, talvolta più buone e più economiche.

2 novembre 2007 alle ore 22:08  
Anonymous Anonimo said...

paradossale, come una persona si informi studiando articoli scientifici, per sostenere la propria filosofia alimentare, e poi non vada a leggersi qualcuno dei migliaglia di studi, effettuati sugli OGM, perdurando con il terrorismo ideologico, che personaggi ben noti, divulgano attraverso i più comuni mezzi (dis)informativi.
Per diradare, spero una volta per tutte, queste nefandezze ideologiche, consiglio la lettura di questo blog http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/

10 gennaio 2011 alle ore 14:31  
Blogger Nico Valerio said...

Anonimo che consigli il sito filo-Ogm (poco chiaro ed efficace, dice e non dice, ironico e goliardico, per niente pedagogico. Comunque eccezionalmente te l'ho pubblicato, nonostante sia vietato il link nei commenti, per necessità liberale di dialettica e dibattito), perché non ti firmi, mentre io sono qui con nome e cognome? Già questo ti fa perdere nel confronto.
Davvero, la scienza dovrebbe essere rappresentata da persone migliori e più coraggiose, anche individualmente. Se no, diamo ragione a quel luogo comune che vuole che riandando col pensiero ad una classe di liceo, p.es., sono proprio gli studenti più banali e insulsi che poi hanno fatto carriera come ricercatori. Mai i più brillanti e vivaci. Peccato. Scienza come refugium peccatorum?
Poi, non hai capito nulla e indirizzi male i tuoi strali se ce l'hai con questo sito, che addirittura si vanta di essere scientista ed è gestito per fortuna da un liberale, non da un fanatico. Anzi proprio per questo si prende le critiche ottuse dei tanti "religionari" che "credono" in questo o quello.
Qui non siamo fideisticamente contrari agli Ogm, visto che tutti i cibi dell'Uomo sono stati geneticamente trasformati dall'Uomo. Ma siamo contrari agli Ogm perché - al contrario degli incroci e selezioni degli Antichi - nessuno dei moderni riesce a dimostrarne chiaramente la necessità, l'utilità e convenienza economica o agricola reale del sistema Ogm, oltretutto fondato su un monopolio. Com'è che sorvolate sempre su questi 2 motivi?
Credi davvero che in Italia ci sia carenza di buone piante e che si soffra di carestie?
Suvvia, è chiaro come il sole ormai che non è più "libertà di ricerca" (per me sacrosanta) ma è una speculazione economica oligopolistica, e voi che vorreste viverci con il sistema Ogm giustamente cerchiate di propagandarlo. Per vostro guadagno personale, s'intende. Ma perché gli altri, ancorché liberali, dovrebbero essere d'accordo?

10 gennaio 2011 alle ore 17:06  
Anonymous Anonimo said...

non potresti contattare slowfood editore per rimandare in stampa il tuo manuale? ne vorrei una copia anche io :(

14 gennaio 2012 alle ore 15:44  
Blogger Nico Valerio said...

Anonimo che vorresti una copia del manuale, ti rendi conto che oggi con tutte le scoperte scientifiche dovrebbe essere tutto riscritto studiando notte e giorno per mesi e mesi)? E poi... Slow Food? A quelli interessa il lardo di Colonnata e la gastronomia snob finto-antica. Io mi occupo di Tradizioni vere (e ti assicuro che i poveri dell'antichità non praticavano l'aristocratico Slow Food) e di scienza moderna. No, penso semmai all'editore olandese via pc Lulu. Che produce anche poche copie in pochi giorni. Ma mi spaventa l'idea di studiare 6 mesi, magari a vantaggio di pochi lettori...

22 gennaio 2012 alle ore 23:30  

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